Vigevano ci accoglie con il suo centro storico dalla struttura tipicamente rinascimentale. La storia della città vede i suoi fasti a partire dal XIV secolo con i Visconti, che la eleggono a loro dimora stabile e, soprattutto, con gli Sforza, quando raggiunge il massimo della sua espansione economica ed artistica. Di questo passato splendore la città conserva innumerevoli testimonianze d’arte: oltre alla Piazza Ducale ed al Castello, che ancora recano ben visibile l’impronta del genio architettonico di Bramante e di Leonardo, meritano una visita il cinquecentesco Duomo ed il suo Tesoro, nel quale si conservano splendidi codici miniati del XV secolo, reliquiari e calici d’argento, ed una delle più significative raccolte italiane di arazzi fiamminghi. Le eleganti vie del centro storico sono un susseguirsi di palazzi neoclassici dell’ottocento, di case barocche, di graziosi cortili e di chiese di ogni epoca ed arte. Meritano sicuramente una visita San Giorgio (X sec.), una piccola chiesetta con un antico affresco raffigurante il Santo che sconfigge il Drago, le chiese gotico-lombarde di San Pietro Martire e di San Francesco, la chiesa barocca di Santa Maria del Popolo ed ancora la piccola chiesa del Cristo, situata a poca distanza della via dei Mulini e dai Terraggi, le ultime vestigia delle mura cittadine.
Vigevano è considerata ancora oggi la capitale delle scarpe e proprio qui si trova l’unico museo italiano ad esse dedicato. Il Museo della Calzatura, ospitato nei nuovi locali ricavati nel castello sopra alle scuderie, offre un’inedita storia della calzatura come elemento di costume, sia sotto l’aspetto storico che etnografico. Vi troviamo, così ad esempio, una pianella del XV sec. appartenuta a Beatrice d’Este, duchessa di Milano, eleganti pantofole veneziane del settecento, alcuni scarponi dei soldati delle due guerre mondiali, ed una serie di curiose calzature, tipiche dei costumi dei popoli di tutto il mondo.
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